Diagnostica
La diagnosi delle patologie dell'occhio si avvale di una diagnostica strumentale sempre più raffinata e mirata.
Ciò non di meno una "semplice" e soprattutto accurata visita oculistica di base rappresenta il punto di partenza di ogni successiva richiesta di esame diagnostico strumentale
La Visita Oculistica
La visita oculistica standard è volta a raccogliere tutte le informazioni necessarie a porre diagnosi o a valutare lo stato di salute dell'intero apparato visivo e pertanto può essere difficilmente standardizzata. Tuttavia ogni visita comprende generalmente una raccolta dell'anamnesi, del motivo della visita, l'esame della refrazione (misura della vista) per distanza e lettura, la misura della pressione oculare, la biomicroscopia del segmento anteriore e posteriore, un sommario esame della motilità oculare e del senso cromatico, e uno scrupoloso esame del fondo oculare dopo dilatazione della pupilla.
Da questa visita si genera una serie di informazioni che permettono di indirizzare il paziente verso un'ulteriore diagnostica o di valutarne lo stato di salute oftalmologica generale
Tomografia a Coerenza Ottica (OCT)
Si tratta di una metodica diagnostica che non prevede l'uso di coloranti ma di una semplice luce bianca che viene proiettata sulla retina del paziente e il cui raggio riflesso viene analizzato. Pertanto è estremamente confortevole per il paziente che deve semplicemente dilatare la pupilla come per qualsiasi foto o visita del fondo oculare. L'esame dura pochi minuti e le immagini raccolte sono di grandissima risoluzione e importanza per la diagnosi della maggior parte delle patologie retiniche. Non è necessario il digiuno nè esami preliminari per eseguire l'esame.
La caratteristica unica dell'OCT è la sua capacità di offrire immagini secondo il piano sagittale (cioè di "profilo" o meglio "in sezione antero-posteriore" e non solo "di faccia" come una normale fotografia). Possono esssere ricostruite anche superfici ("en face" OCT) e oggi è persino possibile ricostruire il movimento dei globuli rossi nei vasi sanguigni, dando luogo a una vera e propria angiografia OCT.
Angiografia a Fluorescenza (Fluorangiografia)
Si tratta di una tecnica di angiografia che consiste nell'iniezione di un colorante (fluoresceina) in una vena del braccio per poi fotografare il comportamento del colorante nei vasi del fondo oculare. E' la tecnica più diffusa e permette di diagnosticare molte patologie retiniche vascolari e degenerative.
Le rezioni allergiche al colorante sono rare ma può dare una leggera nausea, ed una colorazione giallastra della cute e delle urine per le prime 24-48 ore. Prima di effettuare la FAG è in genere necessario un elettrocardiogramma e un esame del sangue con i valori di glicemia, creatininemia e azotemia. L'esame si svolge con il paziente digiuno da almeno 3-4 ore.
Angiografia con Verde di Indocianina (ICG)
E' un'angiografia della retina tecnicamente molto simile alla Fluorangiografia (FAG), con la differenza che il colorante impiegato è diverso e permette di evidenziare il circolo vascolare più profondo di quello retinico: il circolo coroideale. E' spesso un complemento della FAG e viene spesso richiesto dopo la prima o contemporaneamente.
Le rezioni allergiche al colorante sono rare l'esame è sconsigliato a chi sia allergico allo iodio, a meno che non si usi una variante del colorante denominato ingracianina (IfCG) che non contiene iodio. Anche in questo caso si può avere nausea ed una colorazione giallastra della cute e delle urine per le prime 24-48 ore. Prima di effettuare la FAG è in genere necessario un elettrocardiogramma e un esame del sangue con i valori di glicemia, creatininemia e azotemia, ALT AST stante l'eliminazione epatica del clolrante. L'esame si svolge con il paziente digiuno da almeno 3-4 ore.
Ecografia Bulbare
E' una normale ecografia con sonde specifiche per il bulbo oculare che permette di racogliere preziose informaioni nel caso il fondo non sia esplorabile per la presenza di sangue o opacita del cristallino o della cornea. Viene anche utilizzata per la diagnosi dell'orbita e dei muscoli extraoculari. L'ecografia ad alta frequenza (a volte definita UBM) permette di esplorare con grandissimo dettaglio l'iride e i corpi ciliari, strutture diversasmente molto difficili da osservare. Non è necessario il digiuno nè esami preliminari per eseguire l'esame.
Autofluorescenza
E' una tecnica relativamente nuova che si basa sulla fotografia in una particolare lunghezza d'onda emessa da alcuni materiali normalmente prodotti nel fondo oculare e pertanto non necessita di alcun contrasto ed è estremamente confortevole per il paziente: nulla più di una foto. Permette l'osservazione di alcuni fenomeni ma non può sostituire le angiografie con coloranti o l'OCT in molte diagnosi.
Microperimetria
E' una tecnica simile a quella normalmente utilizzata per l'esame del campo visivo con la differenza che l'operatore può proiettare luci sulla superficie retinica con maggiore risoluzione dell'area centrale deominata maculare. Il paziente deve premere un pulsante ogni volta che vede accendersi una luce innanzi a se. Non è necessario alcun colorante nè il digiuno ma il paziente deve collaborare per alcuni minuti con l'operatore.